Di Chiara Corpacci dall’Appennino Camerte …
UN SORRISO È QUALCOSA DI PIÙ
Parti per vivere l’esperienza di un corso di Clown in Corsia curioso ma convinto che sia una cosa semplice, divertente e superficiale, che non possa intaccare la tua sfera personale. E invece, dopo tre giorni intensi, torni a casa carico e ricco di emozioni vere, di sensazioni contrastanti, di pensieri positivi dopo un percorso che ti costringe ad andare a fondo del tuo essere.
Un gruppo di 24 persone, di cui pochi si conoscono fra di loro, si ritrova a vivere, grazie a giochi di ruolo ed esercizi mirati, un’empatia profonda, una condivisione sincera di sorrisi e lacrime, a mettersi in discussione, a superare le barriere della timidezza ed i propri limiti personali. Abbiamo capito che fare il clown in corsia non significa solo fare il burlone, gonfiare palloncini e inventarsi giochi per strappare un sorriso ai bambini malati o agli anziani soli, ma è molto di più: è prima di tutto sorridere alla vita, è entrare in punta di piedi, ma con positività, nella sofferenza di altre persone che forse, proprio in quel momento, non vorrebbero incontrare nessuno o al contrario avrebbero proprio bisogno di farsi una risata senza sentirsi in colpa, è accogliere l’altro e anche noi stessi nella piena totalità, e ciò non si può affrontare se prima, quel sorriso, non lo si ha dentro.
E tutto questo può fare paura, perché non ci si sente pronti a scoprire alcuni lati di noi, perché non sempre si è in grado di sorridere di fronte a certe situazioni, perché forse siamo proprio noi i primi ad avere bisogno di qualcuno che ci faccia scivolare via le preoccupazioni e le ferite.
Il corso di avviamento al servizio di volontariato come Clown in Corsia, al quale un gruppo di noi dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche ha partecipato nei giorni 20-21-22 febbraio, organizzato dall’Associazione “La valigia delle meraviglie” di Fabriano, è solo l’inizio di un cammino personale che si prospetta meraviglioso da tutti i punti di vista e che speriamo di essere pronti a percorrere, da oggi ancora più consapevoli e convinti che, davvero, un sorriso donato e ricevuto è il regalo più grande che possiamo fare a noi stessi e agli altri.